sabato 24 dicembre 2011

CHE COSA DICIAMO AI NOSTRI FIGLI?

Sfruttando l’illimitato potere dell’immaginazione possiamo paragonare la nostra vita ad un terreno che, a partire dal momento del concepimento e senza tregua, ha ricevuto semi di ogni tipo. Questi semi, intesi come parole o azioni, venendo a contatto con il nostro essere, si sono radicati e si sono trasformati in piante che producono frutti di ogni tipo.

Attraverso questa metafora possiamo comprendere che quello che siamo oggi, relativamente al nostro carattere, temperamento, atteggiamento, pensiero e immagine che abbiamo di noi stessi, è dovuto in buona parte a tutto quello che è stato seminato nella nostra vita fin dall’inizio. Il resto dipende ovviamente dall’ambiente in cui ci siamo sviluppati, dalle circostanze e dalle nostre scelte volontarie. 

Se fin da piccoli abbiamo ricevuto parole dure o giudizi negativi sul nostro modo di parlare, agire ed essere, quasi certamente siamo cresciuti insicuri, critici, pieni di risentimento e con un fattore di autostima medio-basso; se viceversa abbiamo ricevuto amore, attenzione ed elogio, la nostra crescita e l’immagine che abbiamo di noi stessi sarà stata influenzata positivamente ed oggi ci troviamo ad affrontare le sfide che la vita ci presenta con maggiore serenità e forza.

La vita e la morte sono nel potere della lingua. (1)

Purtroppo, non sempre ci si rende conto che le nostre reazioni influenzano in qualche modo coloro che ci circondano. Questo vale in modo particolare per ciò che si dice in quanto la parola ha un potere creativo e condizionante incredibile; essa può diventare, se usata in modo inappropriato, un’arma fortemente limitante e a volte distruttiva per chi la riceve. Non ci vuole una specializzazione in psicologia per comprendere che se diciamo ad un bambino per tutto il corso della sua crescita che non è idoneo per fare una determinata cosa o che è un incapace, alla fine il bambino finirà per convincersi che è veramente così e si comporterà come un perdente, rinunciando ad esplorare tutto il suo potenziale intrinseco. 

Che cosa stiamo dicendo ai nostri figli? 
Dobbiamo ammettere con sincerità che la nostra comunicazione con loro si riduce molto spesso a un elenco di cose da fare, di divieti e di rimproveri per cose non fatte: Fai questo! Te l’avevo detto! Perché non hai fatto quello che ti ho chiesto di fare? Rimetti in ordine! Perché non hai riordinato? Fai i compiti! Perché non hai fatto i compiti? Questo non si fa!... 

Non sarà che li stiamo mettendo un po’ troppo sotto pressione? Studi scientifici hanno dimostrato che i bambini iper-criticati o iper-disciplinati avvertono un senso di colpa quando non riescono a superare le prove. Questo provocherà in loro danni futuri come l’eccessivo perfezionismo, l’insicurezza, l’auto-rifiuto e nei casi più gravi anche un blocco emotivo.

Che cosa dovremmo dire ai nostri figli? 
Da quanto tempo non stiamo chiedendo ai nostri figli: Come stai? Come ti senti? Che difficoltà stai affrontando a scuola o nel rapporto con gli altri? Come stai vivendo la tua adolescenza? A cosa stai pensando? Da quanto tempo non diciamo ai nostri figli che sono importanti per noi, che sono stati desiderati, che sono preziosi, che sono capaci, che possono farcela e che sono nati per vincere? Molti genitori pensano che comunicare il loro affetto ai figli non sia indispensabile, altri pensano che manifestare l’affetto sia un segno di debolezza, altri ancora non riescono a esprimere i loro sentimenti perché non hanno mai ricevuto affetto nelle famiglie da cui provengono, ma la verità è che tutti noi abbiamo bisogno d’amore, di stima, di elogio e della conferma continua che siamo importanti. Se questi semi non vengono piantati nel cuore dei nostri figli, si sentiranno disprezzati, inutili, insicuri, inadeguati e rifiutati e questo si ripercuoterà sul loro modo di pensare e di agire futuro. 

I figli ci danno l'opportunità di essere quei genitori che avremmo voluto avere. Lucas Marquez

Se non abbiamo ricevuto questo dai nostri genitori, non possiamo penalizzare i nostri figli, ma dobbiamo sforzarci di manifestare i nostri sentimenti con gesti e parole. Oggi più che mai i nostri figli hanno bisogno d’amore. È l’amore che favorisce la corretta crescita psicologica, che dà un senso di sicurezza e che ci porta verso una vita sana e vera. Molti ragazzi, pur avendo i genitori, si sentono orfani perché non ricevono la giusta attenzione, perché non si sentono protetti e amati. Questo li porta spesso all’isolamento e a riempire questo vuoto interiore con altre “distrazioni”.

I figli sono un dono che Dio ci concede, diamo loro il giusto valore e la necessaria attenzione. Sono loro i pilastri della società di domani e il loro futuro dipende in buona parte da quello che stiamo seminando nel loro cuore oggi. Sforziamoci di non fare gravare su di loro i nostri problemi, rassicuriamoli, diamogli stabilità emotiva e se da molto tempo non li elogiamo con parole che li facciano sentire amati e apprezzati, ricominciamo a farlo da oggi.

Quando torniamo dal nostro lavoro, prendiamoli sulle nostre gambe, abbracciamoli, doniamo loro un bel sorriso, invitiamoli a raccontarci la loro giornata scolastica, diciamogli che li amiamo e che possono contare su di noi, che sono principi/principesse nella nostra casa e non perdiamo mai l’opportunità di ricordare loro che sono nati per realizzare cose grandi e memorabili su questa terra. 

Se non lo facciamo noi, chi lo farà per noi?


(1) Libro dei Proverbi 18:21


martedì 20 dicembre 2011

IL TEMPO NON TI BASTA MAI?


In una civiltà digitalizzata e sempre più frenetica, come quella in cui viviamo, l'uomo si trova a fare l'impossibile per riuscire a realizzare i suoi compiti quotidiani e quando, alla fine della giornata, arriva esausto con due o tre impegni ancora da realizzare e un paio da rimandare al giorno dopo, pensa che il tempo a sua disposizione sia stato insufficiente. Così, nel tentativo di recuperare tempo, vive in un continuo stato di emergenza e trascura inevitabilmente se stesso, la sua famiglia ed altre cose veramente importanti.

Per aiutarti a trovare la “migliore versione di te stesso” all’interno della variabile tempo, ho raccolto per te alcuni consigli che ti aiuteranno a migliorare la tua efficienza e a recuperare una porzione di tempo che potrai reinvestire nella ricerca del tuo benessere personale e familiare. 

  • Prendi tempo per pianificare
Pianificare è stabilire un piano d’azione che ci permette di valutare le priorità delle azioni da intraprendere, le risorse da utilizzare, il tempo necessario per completare ciò che vogliamo fare e tutto quello che necessita per realizzare un’opera, un progetto o un sogno. La pianificazione, anche se sembra una strategia moderna, ha guidato la maggior parte dei leader di tutti i tempi verso il successo. Basti pensare ad esempio alle strategie militari vincenti dei grandi condottieri del passato che altro non erano che dettagliate pianificazioni. 

La definizione più significativa di pianificazione l’ho trovata, con mia grande sorpresa, tra le pagine del Vangelo dove Gesù, il più grande leader di tutti i tempi, invitando i suoi discepoli a valutare bene il prezzo del discepolato dice:
Chi di voi infatti, volendo edificare una torre, non si siede prima a calcolarne il costo, per vedere se ha abbastanza per portarla a termine? Che talora, avendo posto il fondamento e non potendola finire, tutti coloro che la vedono non comincino a beffarsi di lui, dicendo: "Quest'uomo ha cominciato a costruire e non è stato capace di terminare” (1).
Da queste parole comprendiamo che per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati ed evitare fallimenti, derisioni, sprechi di risorse e di energie, è conveniente calcolare in anticipo, cioè preventivare, i “costi” delle azioni da intraprendere. Questo ci parla di pianificazione.

Hai in mente di fare qualcosa? Non essere avventato, ma prendi un po’ di tempo per pianificare e fare una previsione di ciò che serve per realizzare il tuo progetto, perché sicuramente è più produttivo valutare in anticipo ciò che potrebbe servire o accadere, che aggiustare le cose strada facendo. L’assenza di un piano ci costringe infatti ad improvvisare e l’improvvisazione non sempre garantisce i risultati. 

  • Stabilisci le priorità e organizzale 
La legge di Pareto stabilisce che è il 20% di ciò che facciamo a determinare l'80% dei risultati. Ne consegue che la maggior parte del nostro tempo e del nostro lavoro viene disperso in attività che non collaborano al risultato finale. Per stabilire correttamente le priorità devi porti alcune domande preventive del tipo: Che cosa mi avvicina o mi allontana dall'obiettivo che intendo raggiungere? Che cosa è più importante e urgente e cosa posso trascurare o rimandare? Questo esercizio ti consentirà di mettere in evidenza tutte quelle cose che devono essere fatte assolutamente, ma anche quelle cose non necessarie o non urgenti. 

Stabilito che cosa è importante e prioritario puoi tracciare una graduatoria di “cose da fare oggi”. Un elenco scritto ti aiuterà a non tralasciare alcun impegno e ti permetterà di verificare costantemente il progresso del tuo lavoro.

  • Mettiti all’opera a partire dagli obiettivi prioritari
Ricorda che la strada che porta al successo è fatta di azioni concrete e mirate e non di buoni propositi. Così dopo avere ordinato gli impegni e le mete giornaliere per importanza o priorità, dovrai necessariamente passare all'azione. Inizia dalla cima e resistendo a tutte le distrazioni che si possono presentare, applicati per portare a termine il tuo programma. Un piccolo suggerimento: se riconosci che l’elenco tracciato è eccessivamente esteso, puoi spostare le cose meno urgenti ad un’altra data o delegare altri. Non dovremo mai trascurare l’importanza del contributo che gli altri possono apportare allo sviluppo dei nostri progetti.

Posso assicurarti che seguendo questo ordine, le eventuali cose rimaste irrisolte alla fine della giornata, saranno sicuramente le meno importanti.

  • Fronteggia i "divoratori di tempo"
Gli anglosassoni indicano con Sharks Time, letteralmente "divoratori di tempo", tutte quelle attitudini, azioni, eventi e persone che fanno perdere tempo, concentrazione, che rallentano e che fanno mancare gli obiettivi prefissati. Fra gli svariati "divoratori" possiamo evidenziare la mancanza di pianificazione, la pigrizia, il disordine, la propensione a rimandare compiti che riteniamo ardui, la mancanza di fiducia nelle nostre capacità, l'eccessivo perfezionismo, non sapere dire di no, la difficoltà a delegare altri, l’uso di strumenti di lavoro non idonei, le visite inaspettate e le interruzioni telefoniche frequenti, colleghi chiacchieroni, l’uso non disciplinato della tv e dei social network ed infine le lunghe file per i pagamenti o le code in automobile. Se vuoi migliorare il tuo rendimento senza stressarti, dovrai necessariamente imparare a riconoscere ed affrontare coraggiosamente questi “ladri”. 

Un suggerimento: se i tuoi “divoratori” sono le cattive abitudini degli altri cerca di affrontare la cosa con delicatezza e diplomazia per evitare di offendere o ferire le persone con cui ti relazioni quotidianamente. 

Conclusione
Il tempo scorre indipendentemente da quello che noi facciamo e non possiamo né afferrarlo, né sottoporlo alle nostre logiche. Quello che però possiamo fare è imparare a gestite noi stessi all'interno di esso, ovvero trovare il modo di collocare efficacemente le nostre azioni nelle 24 ore che abbiamo a disposizione ogni giorno, nelle 168 ore settimanali e negli anni di vita che ci sono stati dati per realizzare il proposito per cui siamo venuti su questa terra. 

Il tempo trascorso è qualcosa che non ci può essere restituito. Per questo da oggi in poi non permettere più che una superficiale o assente gestione di te stesso o gli eventi possano avere il sopravvento e rubarti tempo. Prendi il controllo della situazione, metti in pratica i brevi consigli che hai appena imparato, sfrutta il tempo pienamente e saggiamente, proteggilo e quando puoi mettine a disposizione degli altri una porzione per aiutarli a migliorarsi. Questo incrementerà la tua efficienza e i tuoi risultati, allontanerà lo stress e ti porterà su un nuovo livello di benessere. 

Se afferri le redini del tuo tempo, non sarai più costretto a rincorrerlo. (P.V.)


(1) Vangelo di Luca 14:28-30



domenica 18 dicembre 2011

ASSICURA LA TUA "CASA"

Sono molti oggi i prodotti finanziari che le banche o altri istituti di credito offrono a tutela della nostra vita, dei nostri beni, della nostra famiglia e di coloro che in qualche modo interagiscono con noi ogni giorno. Assicurazioni contro incidenti, furti, incendi ed atti vandalici per le nostre auto, assicurazioni per la casa e per gli incidenti domestici, polizze sulla vita, assicurazioni per danni causati nei confronti di terzi, etc.

Certamente assicurarsi è importante ed è saggio perché l'attività umana è caratterizzata dall’incertezza. Molti eventi futuri potrebbero condizionare in modo drammatico il corso della nostra vita e l’assenza di una forma di protezione e garanzia adeguate, come una valida assicurazione, potrebbe esporci ad un rischio fisico, economico e psicologico veramente alto.

Ma quale assicurazione può garantire la tua felicità e quella della tua famiglia a lungo termine? Conosci qualche prodotto finanziario che ti garantisca la protezione delle persone che ami di più? Cosa ti darà la giusta protezione quando arriveranno nella tua vita e nella tua famiglia "terremoti" e "tempeste" di vario genere?

Il manuale di vita che il nostro Creatore ci ha lasciato, la Bibbia, ci parla di un’assicurazione ultra sicura ed ultra conveniente i cui "termini contrattuali” sono questi:
Se poni le basi del tuo futuro nell'affidabilità di Dio e se fai di Lui il tuo rifugio personale, qualunque cosa accadrà intorno a te, ti sfiorerà ma non ti travolgerà.
Il nostro Maestro ha spiegato questo principio con una metafora interessante: 
Perciò, chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, io lo paragono ad un uomo avveduto, che ha edificato la sua casa sopra la  roccia. Cadde la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa però non crollò, perché era fondata sopra la  roccia. Chiunque invece ode queste parole e non le mette in pratica, sarà paragonato ad un uomo stolto, che ha edificato la sua casa sulla sabbia. Cadde poi la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa crollò e la sua rovina fu grande». (1)
Parafrasando le parole di Gesù possiamo dire che la saggezza di un uomo si evidenzia da come sceglie il fondamento per edificare la sua casa. Se essa è posta su un solido fondamento nessuna forza avversa sarà in grado di farla crollare. 

Incomprensioni familiari, difficoltà ad educare i figli, fallimenti finanziari, assenza di serenità o di salute sono alcuni degli aspetti più disastrosi che intaccano le famiglie di oggi e questo è dovuto principalmente al fatto che sempre più spesso Dio e i Suoi principi vengono esclusi dai progetti personali e familiari.  

Niente e nessuno su questa terra potrà mai dare alle nostre vite e alle nostre famiglie equilibrio, serenità, armonia, felicità e protezione se non quello che viene dal Cielo. L’assicurazione che Dio ci offre è stata pensata esclusivamente per garantirci benessere e protezione qui sulla terra. Vuoi dormire tranquillo? Vuoi sconfiggere la preoccupazione e la paura del futuro? Vuoi avere la certezze che i tuoi figli avranno successo e protezione? Vuoi trovare la chiave per superare ogni tipo di crisi? Allora non devi fare altro che riconoscere con sincerità che hai bisogno dell’aiuto di Dio.

Decidi di fondare la tua vita sulla “Roccia”, entra sotto la protezione di Dio ed inizia a godere del Suo favore.  La fede in Dio è l’assicurazione più certa che l’uomo possa sottoscrivere per non essere atterrato o disorientato dalle difficoltà e dalle pressioni che la vita presenta. 

Anche se il mercato ti offre tanti surrogati, sii saggio e scegli il miglior prodotto. Accetta l'offerta che oggi Dio ti propone in modo da garantire un buon futuro a te stesso e a coloro che ami di più.  



(1) Vangelo di Matteo 7:24-27


venerdì 16 dicembre 2011

SCOPRI L’AMMINISTRATORE CHE È IN TE

Ti è mai stato affidato qualcosa con il fine di gestirlo, custodirlo o di renderlo produttivo? Se almeno una volta nella tua vita qualcuno ti ha affidato qualcosa, allora, anche se solo per una volta, ti sei dovuto comportare come un amministratore.
L’origine della parola “amministratore” è oikonomos, parola greca che significa maggiordomo o supervisore. Il termine veniva usato originariamente per indicare il servo principale a cui il padrone affidava il compito di governare la sua casa, la sua azienda e i suoi beni in generale. Da questo termine deriva il termine moderno economia. In pratica un amministratore è una persona delegata da qualcun altro per gestire i suoi averi e le sue attività. Questo implica che la persona delegata debba custodire con cura e rendere produttivo quello che gli è stato affidato.
Amministrare i beni altrui comporta molta responsabilità, ma offre anche molti privilegi. Se l’amministratore protegge e fa moltiplicare quello che gli è stato affidato, colui che lo ha delegato ne avrà un beneficio e anche l’amministratore potrà goderne. Questo è quello che fa ad esempio in modo spontaneo un impiegato diligente nei confronti dell’azienda che lo ha assunto. Il suo impegno e la sua fedeltà faranno prosperare l’azienda e questo gli garantirà un beneficio che potrà concretizzarsi in un aumento del salario, in una gratificazione verbale, in un premio aziendale o in  una promozione. Questo esempio ci permette di comprendere che la delega per amministrare qualcosa, non è altro che l’opportunità che ci viene offerta per migliorare il nostro standard o livello di vita. Quello che possiamo ottenere in questa vita è allora dovuto in buona sostanza a come amministriamo anche la più piccola opportunità che ogni giorno si presenta davanti a noi.
Che cosa ti è stato affidato? Forse è un piccolo e insignificante incarico all’interno della tua azienda? Forse è qualcosa che stai facendo con difficoltà? Forse è qualcosa che al momento non ti gratifica, ma che devi comunque fare? Allora inizia ad amministrarlo fedelmente e con saggezza, fallo con passione come se fosse l’incarico più importante della terra, perché questo è il modo per salire ad un livello superiore. Questa è la via per una promozione assicurata. La tua azienda prospererà e tu godrai di nuove opportunità e benefici. Qualcuno ti noterà e ti offrirà una promozione.
Se stai lavorando da tempo sotto pressione e non vedi risultati, forse starai pensando che questo sarebbe possibile solo in un mondo equo. Ma ricorda che anche se nessun uomo dovesse notarti, qualcuno che ha gli uffici nei “piani alti”, lo vedrà e ti ricompenserà. Ricorda che il nostro Creatore è al di sopra di ogni cosa e che i Suoi principi superano ogni ragione umana.
Il nostro Maestro ci ha lasciato un principio importante che, se applicato, ci consentirà di ottenere risultati eccezionali in ogni ambito della nostra vita. Questo principio ci dice che “Chi è fedele nell’amministrare poco, sarà costituito su beni maggiori.(1)
Afferra questo principio, applicalo nella tua vita ad ogni livello e impara ad amministrare saggiamente e onestamente tutto ciò che ti è stato affidato. Questo è il principio che ha condotto, anche se a volte inconsapevolmente,  molti uomini all’apice del successo. Questo è il principio che a partire da oggi puoi applicare anche tu per ottenere risultati maggiori nella tua vita e in tutto quello che intraprenderai. Allora non perdere altro tempo. Comincia subito perché la tua promozione è più vicina di quanto tu possa pensare.
La tua stessa vita è un dono da amministrare saggiamente. Prenditi cura del tuo corpo alimentandoti bene e non accumulando eccessivo stress, sforzati di trovare tempo di qualità da dedicare alla tua famiglia, non trascurare il tuo spirito perché dalla sua efficienza dipende l’equilibrio di tutto il tuo essere e per quanto riguarda il tuo lavoro, svolgilo sempre con passione e non come un dovere imposto. Ricorda che dentro di te c’è un saggio amministratore che sa come fare bene le cose. Ascolta i suoi consigli perché ti porteranno sicuramente su un livello di benessere psico-fisico e spirituale più elevato.

(1) Gesù, Vangelo di Matteo 25:21

lunedì 12 dicembre 2011

TEMPO DI INNOVAZIONE

Una celebre frase di Charles F. Kettering, ingegnere e inventore americano, dice che "Le persone sono assolutamente aperte nei confronti delle novità, la cosa importante è che le cose nuove siano assolutamente identiche a quelle vecchie".
Questo paradosso, ci aiuta ad enunciare le due principali regole che stanno alla base della vita:

• il cambiamento è inevitabile;
• tutti generalmente cercano di resistere al cambiamento.

Non esiste niente di più importante ed inevitabile del cambiamento: è qualcosa di naturale che riguarda tutta l’esistenza dell’uomo e dell’universo intero. Tutto intorno a noi è in uno stato costante di cambiamento e niente potrà mai trattenere questa forza.

Il cambiamento è un principio fondamentale della creazione, è l’evidenza che siamo vivi e prova che siamo esseri finiti. Tutto ha il suo tempo e non c'è niente su questa terra che duri per sempre. Basti pensare al ciclo giorno e notte o alle stagioni che si susseguono mutando la percezione dello spazio in cui viviamo.

Ogni istante tutto cambia. Se riusciamo ad accettare la verità incontestabile che niente nella nostra vita rimarrà uguale, allora potremo sviluppare livelli realistici di aspettative, limitare le nostre delusioni ed avere una profonda pace quando la nostra vita passerà da una stazione all’altra.

Una delle tragedie più grandi della vita è che solo una piccola percentuale della popolazione mondiale risponde al cambiamento in modo attivo. Alcune persone hanno il terrore di cambiare, altre rifiutano di accettarlo ed altre ancora si lasciano sorprendere da esso e, a causa della loro resistenza, ne rimangono vittime.

Hai mai sentito la frase: “Abbiamo sempre fatto così.”? Grace Murray Hopper, pioniera statunitense della programmazione informatica, ha definito questa affermazione come “La frase più pericolosa in assoluto”. Sai perché? Perché è l’ostacolo più grande al progresso e all’innovazione. Questa resistenza al cambiamento porta inevitabilmente al regresso, alla frustrazione, alla depressione e a non sfruttare il proprio potenziale.

È una questione di atteggiamento, di predisposizione mentale ad accettare cose che escono dal nostro solito modo di pensare ed agire.

C’è una metafora che Gesù fa riguardo all’atteggiamento mentale. Egli dice che “Non si mette del vino nuovo in otri vecchi; altrimenti gli otri si rompono, il vino si spande e gli otri si perdono; ma si mette il vino nuovo in otri nuovi, così si conservano entrambi”. (1) L’immagine dell’otre che deve contenere il vino si può paragonare a quella della nostra mente che deve accettare il cambiamento. Se c’è una resistenza al cambiamento, esso provocherà inevitabilmente uno shock.

Forse stai barcollando davanti alla soglia di una nuova stazione della tua vita e questo ti preoccupa e ti mette in agitazione, ma puoi imparare ad abbracciare il cambiamento con un’attitudine positiva ed usarlo per migliorare la qualità della tua vita e quella degli altri.

Se vuoi ottenere nuovi risultati, devi necessariamente cambiare le tue attitudini ed intraprendere azioni nuove. Guarda il cambiamento da una nuova prospettiva, ti renderai conto che la propensione al cambiamento ti aprirà un oceano di opportunità, che porteranno la tua crescita personale, familiare, professionale, economica e sociale ad un livello più alto di quello in cui stai vivendo oggi.

Non rassegnarti a vivere nella tua condizione attuale, non ritenerti soddisfatto di quello che hai imparato o raggiunto, perché così non potrai mai scoprire a cosa puoi veramente arrivare. Non avere paura dell’innovazione, esci dalla tua area di comfort, sii coraggioso e preparati. Questo forse ti costerà sforzo, sacrificio, lavoro, denaro e rinunce, ma è l’unico modo per ottenere risultati eccellenti e soddisfacenti che ti consentiranno di vivere la tua vita al passo con i tempi.

"Cambia prima di essere costretto a farlo". (J. Welck, ex CEO General Electric)






(1) Vangelo di Matteo 9:17



domenica 11 dicembre 2011

RITROVA IL TUO EQUILIBRIO


Qualche anno fa ho ascoltato un’intervista fatta ad un famoso presentatore italiano, che certamente è passato alla storia per essere stato uno dei maestri dell’arte dell’intrattenimento televisivo. Quest’uomo, grazie alla sua capacità comunicativa, alla sua determinazione e al momento storico in cui si è trovato, è riuscito a raggiungere il successo diventando un modello per molti suoi colleghi contemporanei. Quello che mi ha colpito è che quando l’intervistatore gli chiese se c’era qualcosa che avrebbe voluto cambiare, se avesse avuto la possibilità di tornare indietro nel tempo, quest’uomo con gli occhi lucidi rispose che il suo rammarico più grande era quello di avere trascurato la sua famiglia e di non essere stato partecipe della crescita dei suoi figli per via dei ritmi lavorativi frenetici. Il lavoro infatti lo costringeva a rientrare a casa quando i figli dormivano e ad uscire nuovamente quando loro erano a scuola. 

Al termine della sua carriera quest’uomo aveva raggiunto traguardi professionali ed economici considerevoli, ma confessava che per ottenere il successo desiderato aveva dovuto sacrificare qualcosa di veramente importante: la relazione con i suoi figli. 

Sono molti purtroppo gli uomini e le donne che si stanno concentrando nella realizzazione del loro progetto professionale e vengono letteralmente “presi” dagli impegni, finendo per trascurare se stessi e sacrificando quelle relazioni significative che fanno di ogni uomo una persona completamente realizzata. Realizzare i propri sogni è importante, ma non si può parlare di vera realizzazione se la nostra gara non contempla le soste necessarie da dedicare alla cura del nostro essere (spirito, anima e corpo) e delle relazioni interpersonali speciali come quelle affettive. 

Quante persone conosci che, dopo avere dedicato buona parte della loro vita al raggiungimento dei propri obiettivi, hanno perso gioia, serenità, amicizie, affetti familiari, beni materiali, credibilità, rispetto, reputazione, libertà ed alcuni addirittura la loro stessa vita per non avere saputo stabilire correttamente le priorità, per non essersi posti limiti morali, per avere trascurato il proprio stato di salute spirituale e fisica e per non avere, in sintesi, saputo gestire la propria vita in modo saggio ed equilibrato? 

Ogni persona che voglia realizzare risultati soddisfacenti e mantenerli a lungo termine senza dovere pagare un prezzo troppo alto, non può trascurare l’importanza dell’esercizio di una saggia ed attenta gestione della propria persona, delle relazioni e delle risorse che sono state messe a sua disposizione per il raggiungimento del proposito per cui è nata. 

Persegui le tue aspirazioni, credi fino in fondo nella forza dei tuoi sogni, spingi al massimo il tuo potenziale per realizzarli, ma agisci con saggezza e in modo equilibrato, senza trascurare quegli aspetti fondamentali dell’esistenza umana che hanno il potere di trasformare il semplice successo in una vera e piena realizzazione.

venerdì 9 dicembre 2011

VIVI LA TUA MIGLIORE VITA OGGI

Spesso si pensa che la fede assicuri uno stato di benessere i cui benefici si possono godere solamente nella "vita che verrà", mentre per questa vita che stiamo vivendo, si tende a dire: "Sopporterò con pazienza, perché tanto dopo tutto sarà perfetto". In effetti questo è quello che molte religioni insegnano e questo è uno dei motivi principali per il quale molte persone si allontano da esse. 

C'è un dato di fatto che non possiamo trascurare: ogni persona che vive su questa terra ha bisogno di soluzioni concrete per affrontare le sfide quotidiane e per sperimentare una vita significativa qui e adesso.


Può la fede aiutare l'uomo a vivere al meglio questa sua vita terrena?

Gesù è venuto a presentare il mondo della fede, non come una religione che posticipa tutto a dopo, ma come uno strumento potente per conquistare la nostra migliore vita adesso. 

Hai bisogno d'amore? Hai bisogno di protezione? Hai bisogno di compagnia? Hai bisogno di un buon lavoro? Hai bisogno di saggezza per gestire bene i tuoi affari? Hai bisogno di essere liberato da una dipendenza? Vuoi vedere la tua famiglia risanata? Hai bisogno di punti fermi? Hai bisogno di un aiuto per affrontare la crisi? Hai problemi di salute? Hai bisogno di serenità?

C'è una buona notizia per te! Se poni la tua fede/fiducia sull'affidabilità di Dio, allora tutto quello che stai sperando, desiderando o sognando puoi ottenerlo e possederlo. 

La Bibbia, il manuale di vita che il nostro Creatore ci ha regalato, contiene la chiave per ottenere una vita di successo qui sulla terra. Quando ad esempio leggiamo nei primi versi del Salmo 23 L'Eterno è il mio pastore e nulla mi mancherà (1), dobbiamo interpretare questa affermazione come un’assicurazione certa destinata a tutti coloro che hanno fatto di Dio il loro pastore. Ciò significa che qualunque cosa accada, Dio sosterrà e provvederà coloro che si sono affidati a Lui fiduciosamente. Chi crede a questa promessa e non dubita del fatto che Dio risponderà veramente (2), può godere di questo beneficio. Questo è il modo in cui la nostra fede deve operare. 

Ora che hai scoperto il modo in cui ottenere le risposte, non essere modesto, né umile quando vorrai chiedere qualcosa a Dio, non ti limitare e non soffrire più in silenzio; prendi coraggio e chiedi a Lui tutto quello che ti serve per godere di un completo benessere spirituale, psicologico e materiale per questo cammino terreno. 

La tua vita è unica, non perdere l’opportunità di viverla al meglio. Fidati di Dio e proiettati, attraverso la tua fede, nel futuro glorioso a cui Lui ti ha destinato. Quello che Dio ha in mente per te è davvero sorprendente. (3)


Note: 
 (1) Salmo 23:1
 (2) In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: "Togliti di là e gettati nel mare", se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto. (Vangelo di Marco 11:23)
 (3) Poiché io conosco i pensieri che ho per voi», dice l'Eterno, «pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza. Mi invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore. (Geremia 29:11-13)











martedì 6 dicembre 2011

DIO ESISTE E VUOLE INCONTRARTI


Non dobbiamo necessariamente comprendere qualcosa per credere in essa. L’elettricità per esempio non si vede e non comprendiamo come un flusso ordinato di elettroni possa attraversare un conduttore e possa provocare l’accensione di una lampada. Non comprendiamo come avviene, ma ne osserviamo gli effetti. La stessa cosa accade con il vento, non si vede ma se ne osservano gli effetti sugli elementi visibili. Così è con Dio.
Molto di Dio non ci è stato rivelato e anche se Lui avesse voluto farci conoscere di più, la nostra mente finita e limitata probabilmente non avrebbe potuto comprenderlo. 

Chi sta cercando Dio può trovarlo attraverso le indicazioni del “manuale di istruzioni” che Egli ci ha lasciato in eredità: la Bibbia. In nessuna delle Sue pagine troviamo la spiegazione dell’esistenza di Dio, né Egli si preoccupa di spiegarlo. Quello che ha voluto farci sapere di sé, è evidentemente quello di cui abbiamo bisogno per conoscerlo ed amarlo. Il resto rimane nella sfera dell’imperscrutabile. Chi vuole conoscerlo deve partire dal presupposto che Egli è (1) cioè che esiste, che è reale e che ha creato ogni cosa affinchè l’uomo potesse goderne. Questo approccio è possibile attraverso l’uso esclusivo della fede che è per definizione: certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono. (2)
Per godere pienamente di tutto il bene che Egli ha preparato per te, devi semplicemente credere che esiste e che è interessato ad avvicinarsi a te per farsi conoscere in modo personale. Questo è il primo passo. 
Se tu fai un passo verso di Lui aprendo il tuo cuore alla Sua conoscenza, ti troverai avvolto dal Suo amore e ti renderai conto che incontrarlo non era poi così difficile.  



Note: 
(1) Epistola agli Ebrei 11:6
(2) Epistola agli Ebrei 11:1

lunedì 5 dicembre 2011

SEMPLICEMENTE: GRAZIE!

A tutti coloro che direttamente o indirettamente mi hanno ispirato a fare bene le cose nel corso della mia vita.

A tutti coloro che hanno messo a mia disposizione il loro potenziale affinché io potessi accrescere il mio.

A tutti coloro che hanno creduto in me e che mi hanno dato l’opportunità di esercitare le risorse intrinseche che il Creatore mi ha affidato.

A mia moglie per il suo sostegno incondizionato in tutto quello che intraprendo.

Alle mie splendide bambine per avermi reso l'uomo più ricco del pianeta.

Al mio Dio che mi ha regalato la gioia di una vita vera e significativa.

P.V.











venerdì 2 dicembre 2011

COME HO TROVATO LA MIA MIGLIORE VERSIONE

Secondo la prospettiva biblica l’uomo è un essere spirituale custodito da un corpo materiale. Questo ci dice che per funzionare al meglio ha bisogno di mantenersi connesso alla sorgente primaria di vita che lo ha generato. Questa fonte è Dio. 

Quando l’uomo è disconnesso da Dio e quando si allontana da Lui, funziona male, si sente scarico, riceve segnali confusi e rischia di smarrirsi. Quando l’uomo incontra il Suo creatore in modo intimo e personale, scopre il vero scopo della sua esistenza, trova l’indirizzo esatto verso cui dirigere la propria vita e sorprendentemente anche la versione migliore di se stesso.

Dio è vicino al nostro cuore e vuole incontrarci ogni giorno. Solo entrando in un corretto rapporto con Lui potremo trovare la vera realizzazione di cui abbiamo bisogno per stare bene con noi stessi e con gli altri. 

Questo è quello che mi è accaduto quando, in un momento in cui mi sentivo particolarmente disorientato, ho accettato l'invito di Dio a "riconnettermi" con Lui. Ora sono un uomo felice, so cosa fare e dove andare e posso dire con tutta sincerità che non mi manca più niente.


Lo scopo di questo blog è condividere con tutti coloro che sono alla ricerca dello scopo della loro esistenza, la mia esperienza di fede e tutti i principi divini che ho scoperto fra le pagine del manuale di vita che Dio ci ha lasciato. Se questa connessione ha portato benefici alla mia vita, può essere d'aiuto anche alla tua. 


P.V.